Il progetto Rainbow Guatemala copre due aree d’intervento, la prima è la riacquisizione di condizioni igienico-sanitarie per gli abitanti della discarica comunale di Coban e le circostanti baraccopoli “barrio El Esfuerzo 1 e 2” dove 3000 famiglie vivono in condizioni assolutamente precarie; la seconda area d’intervento riguarda l’educazione informale -nella scuola della discarica “Escuelita Feliz”- dei quasi 100 bambini lavoratori della discarica, a cui le famiglie non concedono il privilegio di andare a scuola a causa del “reddito” quotidiano che generano (0,7 $ cents).
Obiettivo Generale
Migliorare le condizioni ambientali e igienico-sanitarie della popolazione della discarica e del Barrio. Migliorare il benessere psicosociale dei bambini e delle famiglie che vivono e lavorano in discarica. Creare infrastrutture eco-compatibili ed eco-sostenibili con la tecnica dei sacchi di terra. Promuovere la qualità di vita (QOL) fornendo formazione educazione alla salute, igiene e nutrizione. Fornire assistenza psicosociale. RAINBOW GUATEMALA
Obiettivi Specifici
Finanziare la costruzione di abitazioni con la tecnica ecosostenibile e antiterremoto-antialluvione dei sacchi di terra ( www.calearth.org , http://www.rainbowprojects.it) già utilizzata per la costruzione di edifici per orfani nel progetto “Rainbow Belize”.
Coinvolgere la popolazione della discarica e del Barrio El Esfuerzo 1 nella costruzione, educando e sensibilizzando alla nuova tecnica per rimpiazzare le attuali abitazioni (baracche).
Educare alla gestione di eventi catastrofici (purtroppo frequenti nella zona).
Sostenere le attività educativo-riabilitative dell’Escuelita Feliz e incentivare l’assistenza sanitaria. Finanziare un servizio educativo e di assistenza sociale part time ai bambini lavoratori della discarica.
Risultati Attesi
Livelli adeguati di benessere psicosociale per i beneficiari coinvolti nel programma, grazie al coinvolgimento diretto nelle attività di costruzione, formazione, sensibilizzazione. Promozione dello Sviluppo Umano tramite l’attivazione di dinamiche sociali ed educative Partecipazione diretta dei beneficiari nei processi. Creare un modello virtuoso di sviluppo, replicabile e ripetibile in contesti d’intervento simili.
Analisi del Bisogno
Area Architettura Sostenibile- Prevenzione Catastrofi costruzione di 30 abitazioni antialluvione – antiterremoto nell’area della discarica e Colonia Nuova Esperanza coinvolgimento diretto delle famiglie nelle attività sensibilizzazione, Educazione: sessioni formative per Risorse Umane locali su tecniche e metodi di costruzione
Area Educazione – Psicosociale: Escuelita Feliz Educazione e sviluppo di competenze dei bambini lavoratori Riattivazione del servizio di mensa e servizio di supporto psicosociale Acquisto di materiali didattico -ricreativi e arredamento di base Ristrutturazione delle aree architettoniche, soggette a elevata usura a causa delle condizioni ambientali della discarica
Attori Progetto
Maria Caterina Vetro, Psicologa (03/7428 Regione Lombardia)
SPONSOR:Pino Scotto, On the Road, Real Vision Production, Birrificio Hibu, EMP, A+S Architettura & Urbanistica
Controparte locale:Comunidad Esperanza, www.comunidadesperanza.org. Il Progetto Comunidad Esperanza è nato otto anni fa come un modo di alleviare e ribellarsi contro la povertà estrema.Oltre alle problematiche della discarica, si è presa coscienza di dover agire anche oltre la base della miseria, intervenendo al livello più superiore, quello della baraccopoli circostante, il “Barrio El Esfuerzo”. Comunidad Esperanza si impegna da anni nelle seguenti aree: alimentazione, educazione, assistenza sanitaria, psicologica, legale, formazione umana e spirituale.
Analisi del Bisogno
Ci sono attualmente 19 famiglie che vivono direttamente nei rifiuti urbani. Le famiglie vi si sono insediate da aree marginali della Colonia Nueva Esperanza (baraccopoli o barrio) perchè senza alloggio. Nella zona di Colonia Nueva Esperanza, in base ai colloqui con il Presidente della Comunità per lo sviluppo del Consiglio (governo locale), signor Santos Raymundo, è stato possibile riscontrare che 1500 famiglie sono senza casa, di cui 15 vivono in situazioni di estrema povertà. La quantità di terreno occupato dalla Nueva Esperanza è pari a 30.000 lotti. Le famiglie, composte da una media di 5 membri ciascuna, vivono e lavorano in discarica, dedicando il loro tempo alla selezione e rivendita dei rifiuti. Adulti e bambini dai 3 anni in su scavano tra rifiuti organici, inorganici e tossici per un dollaro al giorno (i bambini circa 0.7 dollari al giorno), in condizioni igienico –sanitarie drammatiche. Le ragioni che hanno portato alla migrazione in discarica non risiedono solamente nel più alto tasso di disoccupazione del paese, ma anche ad una progressiva perdita della dignità umana, per cui queste persone si sono via via percepite come valide solo per “vivere e scavare tra i rifiuti”. Purtroppo, i bambini che crescono nelle discariche considerano questo stile di vita degli anziani come normale e accettabile. L’Escuelita Feliz, la scuola della discarica, si trova nella discarica di Coban: come è stata battezzata dagli stessi lavoratori della discarica – ha un alto valore simbolico all’interno della vita della “Comunidad Esperanza”.. Nel corso del 2011, all’Escuelita Feliz hanno partecipato in media 25 bambini-studenti, un numero che aumenta, a volte, per i bambini le cui famiglie vivono nella discarica o nella Colonia Esfuerzo, che hanno la fortuna di frequentare la scuola pubblica (gratuita in Guatemala) ma non hanno il privilegio di poter mangiare 3 volte al giorno. Si incoraggia incentiva la frequenza, ostacolata dagli stessi genitori a causa del “reddito” generato dai bambini lavoratori in discarica (0.7 – 1US$ al giorno).
Contesto Locale
Il Guatemala è il secondo paese più povero dell’America Latina e Caraibi (UNDP, 2010): più del 59% di bambini e adolescenti vive sotto soglia di povertà e il 19.2% in situazione di povertà estrema. Nella popolazione indigena della aree rurali, la percentuale aumenta al 72%. Il Guatemala riporta la percentuale più elevata di malnutrizione cronica nell’America Latina, e la quarta più alta al mondo. Quattro su 10 bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica, tra gli indigeni otto bambini su dieci. (USAID, 2010). Ciò inficia irreversibilmente le prestazioni intellettive. Il Guatemala registra il più basso numero di anni scolastici nell’America Latina e Caraibi (4,1): solo 4 bambini su 10 terminano il ciclo scolastico, le bambine indigene vanno a scuola in media solo 3 anni. La violenza e l’impunità affliggono seriamente i minori, vittime dirette e indirette: ogni mese si registrano 46 assassini da arma da fuoco. Tra il 2008 e il 2009 si sono registrati 53.764 delitti, tra omicidi, abusi, sparizioni, sequestri, corruzione e ingaggi nel sistema criminale. In Guatemala il sistema criminale controlla il 45% del paese, con il 90% di crimini impuniti. Circa 15,000 minori risultano essere vittime dello sfruttamento sessuale e tratta dei minori: (CICIG, 2010). La grave crisi economica e gli effetti del cambio climatico globale stanno minacciando seriamente la sussistenza delle famiglie indigene. Circa 3 milioni di guatemaltechi non hanno accesso all’acqua potabile, e 6 milioni non hanno accesso a servizi sanitari. Il Guatemala è tra i 10 Paesi più vulnerabili a catastrofi naturali nel mondo. La stagione degli uragani colpisce quasi un milione di persone (7% della popolazione totale) ogni anno, con una perdita di 1,5 miliardi di dollari (4,1% del PIL).
Dati Tecnici Progetto
Continente
Paese
GUATEMALA
Località
COBAN
Inizio Progetto
2012
Durata
4 ANNI
Stato Progetto
ATTIVO
Responsabile Progetto
CATERINA VETRO
Costo Progetto
30.000€
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